
(Adnkronos) –
La differenza di montepremi per donne e uomini, agli Internazionali d'Italia 2025 come nella maggior parte dei tornei del calendario tennistico, continua a far discutere. Dopo il trionfo di Jasmine Paolini nel tabellone femminile, bissato dal successo in coppia con Sara Errani nel doppio, si è riacceso il dibattito sul 'pay gap' del Masters 1000 di Roma. Per accorgersi del divario remunerativo tra uomini e donne basta guardare il montepremi garantito ai due tabelloni, a poche ore dalla finalissima Sinner-Alcaraz. Jasmine Paolini, con il successo contro Coco Gauff nella finale del tabellone femminile degli Internazionali d'Italia, si è conquistata una buona fetta del montepremi messo in palio dal torneo. Ecco i premi garantiti alle tenniste in base ai risultati di Roma:
Primo turno: € 13.150
Secondo turno: € 21.215
Terzo turno: € 38.313
Ottavi: € 66.110
Quarti: € 124.700
Semifinale: € 240.380
Finale: € 456.735
Campione: € 877.390
L'azzurra ha quindi intascato oltre 877mila grazie al suo trionfo, aumentando il proprio incasso con la vittoria nel doppio. Il successo in coppia con Sara Errani è valso infatti 400.560 complessivi, cifra ovviamente da dividere con la compagna azzurra. Paolini ha dunque superato, complessivamente, il milione di euro di guadagni a Roma, ma il compenso sarebbe potuto essere ancora più alto se i premi fossero stati gli stessi concessi agli uomini. In caso di vittoria contro Carlos Alcaraz infatti, Jannik Sinner potrebbe guadagnare oltre 985mila euro, mentre, grazie alla qualificazione alla finale, è già sicuro di incassarne più di 523mila. Oltre 100mila euro in più rispetto alla collega Jasmine. Ecco i premi garantiti ai tennisti uomini a Roma:
Primo turno: € 20.820
Secondo turno: € 30.895
Terzo turno: € 52.925
Ottavi: € 90.445
Quarti: € 165.670
Semifinale: € 291.040
Finalista: € 523.870
Campione: € 985.030 I fattori che hanno portato a una disparità nel montepremi tra maschi e femmine, tema particolarmente caro alle tenniste e da anni al centro del dibattito, sono varie: la diversa organizzazione dei tabelloni Atp e Wta, la differente gestione delle sponsorizzazioni e un mercato con target e visibilità diverse. In ogni caso, la Federazione italiana (Fitp) ha già annunciato un piano triennale che dovrebbe portare all'annullamento del cosiddetto 'pay gap' nei propri tornei. La parità di montepremi è stata invece già raggiunta degli Slam. Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open garantiscono infatti gli stessi premi sia ai tennisti maschi che alle colleghe donne. Si va da un massimo di due milioni di euro per i vincitori a un minimo di 50mila per chi viene eliminato al primo turno. Ad aprire la strada furono gli US Open nel 1973, seguiti dagli Australian Open nel 2001. Ultimi, sei anni dopo, ad adeguardi Roland Garros e Wimbledon. Nel resto dei tornei del calendario tennistico però, resiste il pay gap, che dagli Internazionali di Roma arriva fino al massimo toccato da Dubai, dove gli uomini ricevono addirittura oltre 400mila euro in più delle donne. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)