domenica, Giugno 15

Sardegna, vita quotidiana: aumentano gli insoddisfatti delle proprie condizioni

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(Adnkronos) –
L’indagine annuale Istat “Aspetti della vita quotidiana” analizza il livello di soddisfazione per le condizioni di vita dei cittadini sia in senso generale che con riferimento a diversi ambiti: lavoro, situazione economica, relazioni familiari, amici, salute, tempo libero, fiducia negli altri.  
Il primo dato che emerge dall’edizione 2024 dell’indagine è che il livello di benessere soggettivo in generale è in calo, seppur minimo, rispetto al 2023, sia a livello nazionale che in Sardegna. Infatti, la percentuale di persone molto soddisfatte scende dal 46,6% al 46,3% in Italia, mentre sull’Isola tale diminuzione è più marcata, dal 49% al 47,8%.  Parallelamente, è in aumento il numero di persone poco o per nulla soddisfatte della propria vita: dall’11,9% del 2023 al 12,3% del 2024 a livello nazionale, +0,4% su base annua. In Sardegna la percentuale degli insoddisfatti è cresciuta nell’ultimo anno dell’1,4%, passando da 12,2% a 13,6%. Tra le sfere della vita personale, in Sardegna nell’ultimo anno cresce in particolare l’insoddisfazione nei rapporti familiari. Infatti, se da una parte diminuiscono le persone molto o abbastanza soddisfatte, rispettivamente -0,8% e -2,2%, dall’altra parte aumentano coloro che si sentono poco soddisfatti (+1,6%) o per niente sodisfatti (+0,2%).  La Sardegna si segnala per il miglioramento del grado di soddisfazione per la propria salute. Infatti, nel 2024, risultano in diminuzione le persone che si sentono poco soddisfatte, il 19,9% contro il 20,4% del 2023 e del tutto insoddisfatte, il 4,9% contro il 5,8% dell’anno precedente. Parallelamente, crescono di quasi tre punti percentuali i cittadini abbastanza soddisfatti. Nei rapporti con gli amici, invece, si registrano dati controversi.  In questa categoria di rapporti sociali, infatti nel 2024 cresce sia la percentuale dei cittadini molto soddisfatti, +0,5%, che quella di coloro che si dichiara totalmente deluso dagli amici, nel complesso il 4,2% della popolazione dai 14 anni in su (+1,1% rispetto al 2023). Un altro fattore preso in considerazione dall’indagine Istat con riferimento al livello di soddisfazione della vita quotidiana riguarda il tempo libero, la cui disponibilità e qualità hanno un impatto considerevole sul benessere personale.  Anche in questo ambito, in Sardegna, come in Italia, cresce la percentuale delle persone insoddisfatte che nel 2024 raggiunge il 32,5%, tra poco o per niente soddisfatti, con un aumento dell’1,1% rispetto al 2023 quando gli insoddisfatti erano il 31,4%. Una crescita in linea con la media nazionale. Per contro, tra i residenti dell’Isola, diminuisce dell’1,7% il grado di soddisfazione rispetto al proprio tempo libero, passando da 65,9% dell’indagine realizzata nel 2023 a 64,2% dell’ultima rilevazione.  A livello nazionale la riduzione è leggermente superiore, ovvero -1,8%. Dal confronto tra i dati dell’indagine 2024 e quella dell’anno precedente, la valutazione dei sardi riguardo alla propria situazione economica, nel complesso, è abbastanza positiva. In particolare, per il 55,2% è rimasta invariata (era il 51,2% nel 2023), mentre per il 12,1% è un po’ migliorata, rispetto al 10,5% del 2023. Inoltre, si riduce al 32,6% (era il 38,4% nel 2023), la percentuale di coloro che hanno visto peggiorare la propria situazione economica nel 2024.  Di questi, il 24,4% ha riscontrato un lieve peggioramento, rispetto al 28,3% del 2023 e l’8,2% un netto peggioramento (era al 10,1% nel 2023). Nonostante la valutazione sia in generale miglioramento, altrettanto non si può dire per il livello di soddisfazione della situazione economica.  I cittadini sardi molto soddisfatti nel 2024 scendono al 3% rispetto al 5% dell’anno precedente, quelli abbastanza soddisfatti scendono al 44,8%, rispetto al 45,1% del 2023. Dall’analisi dei dati sulla valutazione delle risorse economiche della propria famiglia negli ultimi 12 mesi, emerge che sono in aumento i cittadini che le giudicano insufficienti, ovvero il 6,4% rispetto al 4,1% della rilevazione precedente. Un dato nettamente superiore alla media nazionale del 3,5%.  Per contro, nel 2024 si riduce la percentuale di coloro che segnalano risorse economiche scarse, che risultano essere il 27,4, una percentuale che nel 2023 riguardava il 31,6% delle famiglie sarde, comunque inferiore rispetto al 30,3% della media italiana.  In crescita anche i nuclei familiari che valutano positivamente le proprie risorse economiche: nello specifico, il 64% le giudica come adeguate (era il 61,4% nel 2023), il 2% le considera ottime, in calo rispetto al 2,8% dell’anno precedente. Secondo i dati Istat nel 2024 oltre ¾ della popolazione della Sardegna ripone poca fiducia nel prossimo: infatti, il 75,2% afferma che bisogna stare molto attenti.  Un dato in crescita del 4,4% rispetto al 2023, ma assolutamente in linea con la media nazionale (75,4%). A sostegno della diffusa scarsa fiducia nel prossimo solo il 22,2% dei sardi sostiene che gran parte della gente è degna di fiducia, percentuale che si è ridotta di oltre il 5% rispetto alla precedente rilevazione.  Anche in questo caso gli indicatori sono allineati con l’intero Paese. Infine, un dato curioso sulla fiducia interpersonale. Alla domanda: “Nel caso in cui perdesse il portafoglio, da chi ritiene molto o abbastanza probabile le venga restituito?” L’87,9% ha indicato un rappresentante delle forze dell’ordine, il 77,4% da un vicino di casa, solo il 16,9% da uno sconosciuto. Qual è il grado di soddisfazione degli occupati rispetto al proprio lavoro? I dati Istat del 2024 riferiti alle isole (non vi sono dati regionali), segnala un seppur lieve miglioramento rispetto all’anno precedente. Nel complesso, il 76,5% degli occupati si dichiara molto (13,5%) o abbastanza (63%) soddisfatto a livello professionale, nel 2023 tale percentuale era del 76,3%.  Di pari passo all’aumento dei soddisfatti, diminuisce la percentuale degli insoddisfatti: dal 18,8% del 2023 al 18,4% del 2024, dei quali il 2,5% afferma di non essere per niente gratificato, il 15,9% di esserlo poco.  Dal punto di vista del genere, le donne risultano maggiormente appagate dal proprio lavoro rispetto agli uomini con il 77,3% a fronte del 75,9% dei colleghi. Inoltre, tra le donne occupate solo il 17,3% è poco o per niente soddisfatto, percentuale che tra gli uomini sale al 18,4%. Uno dei presupposti fondamentali per condurre una vita soddisfacente per tutte le categorie di cittadini è l’inclusione nei suoi diversi aspetti, dall’istruzione all’occupazione, dalla sanità alla cultura. In questa direzione rientrano alcune delle molteplici iniziative previste dal Piano Regionale di Sviluppo Sardegna 2024-2029 approvato dal Consiglio Regionale dell’8 aprile 2025.  Il Piano fa riferimento ai Programmi Regionali FESR e FSE+ redatti tenendo conto degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Nel complesso, il Piano, individua diversi ambiti di intervento: sanità e salute, politiche sociali, lavoro, conoscenza e cultura, governo del territorio, ambiente e paesaggio, mobilità e trasporti, transizione energetica, sviluppo economico e sociale sostenibile.  In particolare, in ambito di politiche sociali, il Piano indica diversi obiettivi strategici con specifico riferimento a: sicurezza sociale e protezione economica; salute e benessere sociale; benessere famiglie, giovani e sport; politiche abitative; giustizia sociale e solidarietà. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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