domenica, Luglio 13

Iran, spiragli per un nuovo accordo sul nucleare con gli Usa: “Teheran cerca il dialogo”

0 0
Read Time:2 Minute, 16 Second

(Adnkronos) – Nonostante i recenti attacchi militari subiti da Israele e Stati Uniti, l'Iran intravede ancora margini concreti per rilanciare i negoziati con Washington sul proprio programma nucleare. Lo scrive il Washington Post citando analisti e osservatori, secondo i quali all'interno della complessa galassia politica iraniana sta emergendo un consenso sulla necessità di riprendere il dialogo con gli Usa, anche se la sfiducia resta alta e i rischi di nuove escalation non sono stati dissipati. Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, e il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, nelle ultime settimane hanno intensificato gli sforzi diplomatici per tracciare una linea di separazione tra Stati Uniti e Israele, insistendo sul fatto che un accordo con Washington resta possibile, nonostante l'ostilità dichiarata del governo di Tel Aviv. In un'intervista rilasciata al commentatore conservatore americano Tucker Carlson, Pezeshkian ha puntato il dito contro il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, accusandolo di aver instillato nella politica americana l'idea che Teheran stia cercando di costruire un'arma nucleare. Il presidente iraniano ha però ribadito che le tensioni con gli Stati Uniti "potrebbero essere risolte facilmente attraverso il dialogo". Anche il capo della diplomazia Araghchi ha sottolineato, in un editoriale sul Financial Times, che Iran e Usa "erano a un passo da uno storico accordo" prima che gli attacchi israeliani facessero precipitare la situazione. Secondo vari analisti, la rinnovata apertura diplomatica riflette una lotta interna ai vertici della Repubblica Islamica, accentuatasi dopo i raid americani e israeliani dello scorso mese. In questo nuovo equilibrio, i sostenitori di un approccio più pragmatico e negoziale sembrano aver guadagnato spazio a discapito delle frange più oltranziste, storicamente vicine ai Guardiani della Rivoluzione. 
Tuttavia, le voci contrarie non mancano. Hadi Masoumi Zare, analista vicino in passato agli ambienti dei Pasdaran, ha accusato i sostenitori del dialogo di voler sfruttare le recenti sconfitte per rafforzare la propria influenza. In un podcast pubblicato la scorsa settimana, Zare ha denunciato un tentativo di "presentarsi come i salvatori del Paese proprio ora che la componente rivoluzionaria è stata indebolita dagli attacchi israeliani". Nonostante i bombardamenti americani su tre impianti nucleari e le operazioni israeliane senza precedenti sul territorio iraniano, Teheran non ha modificato ufficialmente la propria posizione: ribadisce il diritto a produrre combustibile nucleare a fini civili, escludendo però la volontà di sviluppare armi atomiche. Il dato più significativo, secondo gli osservatori, è che neppure le recenti escalation hanno spinto l'Iran a chiudere definitivamente la porta a un'intesa con Washington. Al contrario, la leadership iraniana sembra voler scommettere, almeno per ora, su una soluzione negoziale per uscire dall'isolamento e arginare nuove crisi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

About Author

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAGLIARI SERA
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.