
Il devastante incendio ha colpito domenica scorsa la spiaggia di Punta Molentis, nel territorio di Villasimius, trasformando uno dei luoghi più iconici della Sardegna in un inferno di fiamme e paura. Le indagini condotte dalla Procura di Cagliari hanno confermato la natura dolosa del rogo: è stato infatti individuato un innesco artigianale, mentre si stanno effettuando accertamenti su altri possibili punti di origine
👮♂️ Sopralluogo delle autorità
Nel pomeriggio del 29 luglio, il procuratore capo Rodolfo Sabelli, accompagnato dal comandante del Corpo Forestale Gianluca Cocco e dal PM titolare dell’inchiesta Andrea Vacca, ha effettuato un sopralluogo tra le macerie e la vegetazione carbonizzata L’obiettivo: raccogliere elementi utili per identificare i responsabili e ringraziare le forze dell’ordine per il tempestivo intervento che ha evitato vittime.
🚨 Evacuazione e danni
Le fiamme hanno costretto oltre 200 bagnanti alla fuga, alcuni dei quali sono stati evacuati via mare grazie all’intervento della Capitaneria di Porto. Decine di auto sono state incenerite e la macchia mediterranea è stata gravemente danneggiata. Il Comune di Villasimius ha proclamato lo stato di calamità naturale e ha interdetto l’accesso alla spiaggia fino a nuovo ordine
🔍 Ipotesi investigative
Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare un’auto sospetta vista nella zona poco prima dell’incendio. Il Gruppo d’Intervento Giuridico ha chiesto alla Procura di valutare anche l’ipotesi di strage, considerando il rischio concreto per la vita delle persone presenti