mercoledì, Giugno 18

Carni bianche, l’indagine: “4 italiani su 10 ne consumano più di 10 anni fa”

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(Adnkronos) – La carne di pollo è un grande amore per gli italiani: il 96,6% la consuma – soprattutto la generazione Z – e ben il 41,5% afferma di scegliere più carni avicole rispetto a dieci anni fa. Ad oggi le carni bianche rimangono le preferite dagli italiani con un consumo pro-capite di 21,4 kg. Una tendenza supportata dalla fiducia nella filiera 100% italiana, primo driver di acquisto (48,3%), e della convenienza (43,7%), ma anche dal riconosciuto apporto nutrizionale: per il 91,5% della popolazione le carni bianche sono importanti per la propria dieta, con il 44,6% che le ritiene "fondamentali" o "molto importanti". E' quanto emerge dall'indagine 'Italiani e carni bianche, tra falsi miti e nuovi food trend', realizzata da AstraRicerche e Unaitalia, l'associazione di riferimento delle carni avicole italiane. Per 2 italiani su 3 – informa una nota – il pollo è la carne da scegliere per motivi nutrizionali, considerando il buon apporto di proteine, vitamine, sali minerali e il ridotto contenuto di grassi, a fronte anche di un prezzo accessibile a tutti (66,8%). Il 63,9% pensa che sia la carne più magra e salutare che ci sia. Il 65%, inoltre, ritiene che la carne di pollo e tacchino dovrebbe essere preferita nell'alimentazione dei bambini perché ricca di nutrienti fondamentali per la crescita. "La ricerca evidenzia la centralità delle carni bianche nella dieta degli italiani – afferma Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche – Il 76,6% consuma infatti carne di pollo almeno una volta alla settimana, e tra questi, 1 su 2 la consuma più volte a settimana. Il pollo, in particolare, è trasversale per genere, età e area geografica, raggiungendo l'82% tra la GenZ e l'83% tra le famiglie con almeno un minorenne. E' inoltre considerato un alimento sano, apprezzato per gusto e versatilità".  Tra le ragioni principali che spingono al consumo troviamo il contributo a uno stile di vita sano e attivo (72%) e il fatto che il pollo è un alleato per chi cerca una dieta bilanciata o dimagrante (72,9%). Non ultimo la sicurezza: 7 italiani su 10 sono convinti che la carne di pollo italiana sia la più sicura rispetto a quella estera, specialmente i baby boomers (80%). "L'indagine conferma il gradimento degli italiani per le carni bianche – osserva Antonio Forlini, presidente di Unaitalia – ma soprattutto la fiducia in una filiera 100% made in Italy che ogni giorno porta sulle tavole degli italiani un prodotto super fresco, di qualità, democratico perché adatto a tutte le tasche, e sicuro, grazie a controlli tra i più severi al mondo. Un unicum della zootecnia italiana che dobbiamo continuare a valorizzare e difendere". Le carni bianche si inseriscono bene anche nelle diete più seguite – mediterranea (72,6%), flexitariana (12,6%) e iperproteica (9,7%) – ma anche nei trend alimentari emergenti preferiti dai connazionali: la dieta delle combinazioni alimentari (16,9%), l'ipoglucidica (con pochi zuccheri, 9%), il digiuno intermittente (8,8%), l'antinfiammatoria/zona (8,6%), la meta (7,2%) e la cronodieta (6,9%). A sorpresa, la dieta del microbiota e la chetogenica riscuotono solo il 4,9% e il 3,4% delle preferenze.  Apprezzate per il loro profilo nutrizionale leggero e completo, le carni avicole hanno un ruolo di primo piano tra i sostenitori della dieta mediterranea: per il 97% sono importanti all'interno di questo stile di vita. Nei trend alimentari emergenti, hanno un ruolo "fondamentale", "molto importante" o "importante" per chi segue le diete del microbiota intestinale (76% dei casi), chetogenica (74%), cronodieta (73%) e meta (72%), a pari merito con la dieta delle combinazioni alimentari (72%). In generale, per gli stili alimentari particolari (dieta delle combinazioni alimentari, ipoglucidica, digiuno intermittente, antinfiammatoria/zona, meta, cronodieta, del microbiota, keto), la rilevanza delle carni bianche è elevatissima: le carni bianche sono ritenute almeno "abbastanza rilevanti" tra l'88% e il 97% dei casi. Se si guarda alla frequenza di consumo, per tutti gli stili alimentari, nel 76,6% dei casi la media è 1 o più volte a settimana, con valori più alti per dieta meta (84%), cronodieta (83%), ipoglucidica (con pochi zuccheri) o digiuno intermittente (48%). Circa la metà di chi segue una dieta meta o l'ipoglucidica dichiara di consumare pollo due o più volte a settimana.  "Ricordiamo che la dieta mediterranea rimane il modello alimentare più equilibrato, dove le carni bianche svolgono un ruolo essenziale come fonte di proteine di alta qualità, vitamine B, ferro e zinco – sottolinea Elisabetta Bernardi, specialista in Scienza dell'alimentazione, biologa e nutrizionista – Studi recenti confermano, inoltre, che pollo e tacchino si integrano perfettamente con un'alimentazione attenta alla salute del microbiota intestinale. A differenza di altre carni, infatti, il pollo non aumenta i metaboliti pro-infiammatori e, se arricchito con omega-3, può addirittura migliorare il profilo metabolico dell'intestino".  "Le carni bianche sono una scelta ottimale per la salute – rimarca Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma – Ricche di proteine nobili e aminoacidi essenziali, sono indispensabili per la costruzione e il mantenimento dei muscoli. Sono povere di grassi saturi e calorie, altamente digeribili, grazie a fibre muscolari sottili e scarsa presenza di tessuto connettivo. Inoltre, sono un'ottima fonte di vitamine del gruppo B e di vitamina B12, essenziale per il metabolismo energetico e il sistema nervoso". Eppure, solo 21,4% degli italiani conosce la presenza in questo tipo di carne degli aminoacidi, indispensabili per costruire le fibre dei muscoli e mantenere le difese immunitarie. Poco meno di un terzo (31,4%) sa che le carni bianche contengono vitamine (B1, B2, B3, eccetera) e meno di un quarto è consapevole dell'apporto di ferro e minerali preziosi (zinco, potassio e magnesio). Solo il 42,6% sa che la carne ha preziosi nutrienti come la vitamina B12, non presenti in alimenti di origine vegetale, una percentuale che scende al 37% tra la GenZ. "Le proteine animali, tra cui quelle della carne di pollo, apportano proteine complete, ossia contengono tutti gli amminoacidi essenziali in proporzioni ottimali per l'essere umano – evidenzia Bernardi – Le proteine vegetali, come legumi e cereali, al contrario, sono incomplete. Il punteggio Diaas (Digestible Indispensable Amino Acid Score) conferma che le fonti animali – carne in primis – offrono una qualità proteica superiore. La sostituzione indiscriminata delle proteine animali con vegetali, perciò, può condurre a un apporto insufficiente di alcuni nutrienti chiave: vitamina B12, ferro eme, zinco, calcio biodisponibile, Dha, Epa e amminoacidi essenziali".  Le carni bianche sono un patrimonio di nutrienti essenziali a cui non si può rinunciare completamente, specie nella fase della crescita e dell'adolescenza (62,2%). "Sono un prezioso alleato nutrizionale in ogni fase della vita – illustra Bernardi – Durante l'infanzia e l'adolescenza, garantiscono una crescita ottimale e un corretto sviluppo neuro-cognitivo grazie all'apporto di proteine di alta qualità, ferro facilmente assimilabile, zinco e vitamina B12. In età adulta, sono fondamentali per il metabolismo muscolare e il mantenimento del peso forma. Per gli anziani, la loro elevata digeribilità, unita all'apporto di proteine ad alto valore biologico e vitamina B12, contribuisce significativamente alla prevenzione della sarcopenia. Guardando nello specifico all'alimentazione infantile, il pollo è particolarmente raccomandato a partire dallo svezzamento. Per due motivi: la sua digeribilità e l'eccellente profilo nutrizionale, ricco di proteine e micronutrienti essenziali come ferro eme, zinco e vitamina B6. Un consumo di 2-3 volte a settimana, in porzioni adeguate all'età e con cotture semplici come vapore o bollitura, supporta efficacemente la formazione della massa magra e il corretto sviluppo del sistema immunitario dei nostri bambini". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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