mercoledì, Aprile 30

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Sesso nell’ufficio del Comune, tre video incastrano il sindaco Pd di Pozzuoli: indagato per peculato
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Sesso nell’ufficio del Comune, tre video incastrano il sindaco Pd di Pozzuoli: indagato per peculato

Buoni spesa emessi dal Comune di Pozzuoli durante la pandemia in cambio di rapporti sessuali. Questa l’accusa nei confronti del sindaco uscente di Pozzuoli (Napoli), Vincenzo Figliolia del Pd, formulata dalla Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti del Rione Terra di Pozzuoli che vede coinvolto il primo cittadino, giunto al termine del suo secondo mandato consecutivo, e l’ex componente della direzione nazionale del Partito democratico Nicola Oddati. Secondo quanto riportato da organi di stampa, nel decreto di perquisizione depositato al Riesame si farebbe riferimento a tre episodi contestati a Figliolia risalenti a inizio anno, in cui sarebbero stati consumati rapporti sessuali nell’ufficio del sindaco con una donna indigente che avrebbe chiesto aiuto a Figliolia. ...
Caos a Palermo: non si può ancora votare per i referendum. “Democrazia a rischio”
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Caos a Palermo: non si può ancora votare per i referendum. “Democrazia a rischio”

Disastro Viminale sull'organizzazione dei seggi per il voto delle elezioni amministrative e del referendum sulla giustizia. I disordini più gravi si stano verificando a Palermo, dove a diverse ore dall'apertura alcuni seggi non permettono il voto ai cittadini. Decine di tra scrutatori e presidenti hanno dato forfait ieri, costringendo la prefettura a cercare di trovare una soluzione. Un disastro annunciato che rischia di generare caos, soprattutto per il referendum sulla giustizia. "A Palermo, dove sono in programma anche le amministrative, in alcuni seggi non è ancora possibile votare per i referendum per la mancanza di presidenti", denuncia la Lega. Amarezza anche da parte di Matteo Salvini, che ad Affaritaliani si sfoga: "Pazzesco, a due ore dall'inizio del voto decine di seggi ancor...
L’Italia è preda delle baby gang di immigrati
cronaca

L’Italia è preda delle baby gang di immigrati

Risse, accoltellamenti, denunce per molestie e sindaci in allarme tra Lombardia e Veneto. È quel che rimane della maxi rissa del 2 giugno, sulla riva del Basso Lago di Garda, dove duemila ragazzi si erano dati appuntamento su tik tok. Un raduno «trap» sfociato in danneggiamenti fuori controllo. Decine di giovanissimi sono stati identificati nelle ultime ore, molti minorenni, arrivati da tutto il Veneto, dalla provincia lombarda e da Milano. Non solo rissa aggravata, ma anche danneggiamenti alle auto in sosta. I video che girano sul web mostrano giovani salirci sopra, devastare i plateatici, aggredire i passanti. Si vede una bandiera del Marocco e sarebbero anche comparse delle armi da taglio. Un vero assalto di fronte a cui molti locali sono rimasti chiusi, e per cui è stato necessario ...
CAGLIARI SERA
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