Guerre narcos: ora la Svezia pensa alla svolta militare
La Svezia ha un problema di sicurezza e di ordine pubblico che i vertici delle forze di polizia hanno descritto come "il più grave dal secondo dopoguerra": la violenza delle narco-bande, micro-cartelli della droga in salsa scandinava, che ha trascinato quella che è storicamente stata una delle nazioni più tranquille d'Europa in un vortice di omicidi, sparatorie e attentati dinamitardi.
Il premier svedese, Ulf Kristersson, sembra essersi deciso ad affrontare il fenomeno, che tempo addietro ebbe a definire una "seconda pandemia", e a fine mese ha chiamato a raccolta i capi della sicurezza pubblica, appartenenti sia all'esercito sia alla polizia, con l'obiettivo di approntare una strategia in grado di ridurre drasticamente l'intensità della narco-guerra.
Verso un'operazione Ve...