giovedì, Maggio 1

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Mosca attacca la Rai: “Sembra un organo nazista”
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Mosca attacca la Rai: “Sembra un organo nazista”

Dopo il caso dell'inviata Rai nella regione russa di Kursk, Stefania Battistini, Mosca ha puntato di nuovo il dito contro i media italiani accusandoli di "elogiare i neonazisti ucraini mentre posano in reportage indossando simboli delle SS". "Come sapete, le autorità russe hanno aperto un procedimento penale contro i giornalisti italiani per aver attraversato il confine russo illegalmente", ha ricordato ieri su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova,"ma questo, secondo me, non è il reato più grave dei dipendenti della Rai". "I media occidentali continuano a impegnarsi nella riabilitazione mirata dei neonazisti ucraini e nella revisione delle decisioni del tribunale di Norimberga", ha continuato Zakharova nel suo post.  La port...
Hezbollah fa tremare Israele con il suo esercito di droni
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Hezbollah fa tremare Israele con il suo esercito di droni

Negli ultimi giorni, la tensione tra Israele e Hezbollah ha raggiunto nuovi livelli, con un incremento significativo degli attacchi condotti tramite droni da parte del gruppo militante libanese. Hezbollah ha intensificato le sue operazioni, lanciando numerosi "droni suicidi" contro installazioni militari israeliane nel nord del Paese, secondo quanto riportato da fonti vicine all'organizzazione. Tra gli obiettivi principali ci sarebbero il comando della Brigata Golani e il quartier generale dell'Unità Egoz 621, entrambi situati nella base militare di Shraga, vicino alla città di Acre. Il numero di allarmi causati da questi velivoli senza pilota, carichi di esplosivo, è, riferisce Il Giornale, aumentato drasticamente, con 13 segnalazioni solo dalla scorsa settimana e oltre cinquanta nel giro...
La fabbrica di morte di Domusnovas in funzione giorno e notte
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La fabbrica di morte di Domusnovas in funzione giorno e notte

In Sardegna, nel Sulcis, si trova una delle pochissime fabbriche che alimenta la guerra ucraina. È la Rwm Italia di Domusnovas, a pochi chilometri da Iglesias. Questa fabbrica che occupa quasi un chilometro quadrato sforna da anni bombe d’aereo, mine marine, siluri e missili. E solo dall’anno scorso ha aperto la linea di produzione delle munizioni da obice, calibro standard Nato 155 millimetri, e quelle per i carri armati Leopard 2 da 120, di cui le bocche da fuoco ucraine sono costantemente affamate. La fabbrica di Domusnovas in funzione giorno e notte Lo stabilimento oggi non si spegne mai, ma solo tre anni fa pareva destinato alla chiusura. Tra 2019 e 2021 il governo Conte 2 decise prima la sospensione e poi lo stop definitivo alle licenze per l'export delle bombe verso Ar...
L’IA che uccide
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L’IA che uccide

Ha destato curiosità l’intenzione di Papa Francesco di partecipare alla sessione del G7 dedicata all’Intelligenza Artificiale (IA). Al Pontefice evidentemente non sfugge la pericolosità di alcune applicazioni dell’Intelligenza artificiale, che spesso rimangono in secondo piano. Non c’è infatti solo un problema relativo alle caratteristiche intrinseche dell’IA e alle questioni che apre un suo sviluppo futuro sulle forme della comunicazione e relazione. C’è anche il problema dei suoi campi d’applicazione, che — come in molte altre innovazioni scientifiche e tecnologiche che l’hanno preceduta — sembrano dare precedenza all’area militare. Così costituisce una drammatica allerta quanto accaduto nel corso della sanguinosa guerra attualmente in corso a Gaza. Secondo due autorevoli...
Se i russi sfondano mandiamo truppe”. Macron abbaia contro la Russia
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Se i russi sfondano mandiamo truppe”. Macron abbaia contro la Russia

Secondo il presidente francese, i Paesi occidentali dovrebbero "legittimamente" porsi la domanda riguardo all'invio di un contingente nella nazione invasa in caso di richiesta di Kiev e di un'avanzata notevole delle forze del Cremlino Il presidente francese Emmanuel Macron, schiumante di rabbia, è tornato ad alzare i toni contro la Russia. In un’intervista all’Economist, il leader dell’Eliseo ha ribadito che non si può escludere a priori l’invio di truppe di terra in Ucraina; “Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte e se ci fosse una richiesta ucraina, cosa che oggi non avviene, dovremmo legittimamente porci la domanda” Macron ha spiegato al settimanale britannico che scartare questa opzione senza considerarla “significherebbe non imparare la lezione degli ultimi due anni d...
Foreign Affairs: l’Europa, non la Nato, dovrebbe mandare truppe in Ucraina
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Foreign Affairs: l’Europa, non la Nato, dovrebbe mandare truppe in Ucraina

La rivista Foreign Affairs, la pubblicazione del Rockefeller Council on Foreign Relations, ha spiegato perché l’Europa dovrebbe agire in questo modo. Ecco il punto principale: “I leader europei non hanno bisogno di seguire i dettami degli Stati Uniti sempre più inaffidabili su come gestire la lotta in Ucraina. Possono e devono decidere da soli il modo migliore per garantire la libertà e la sicurezza del continente”.La FA ci dice esattamente come dovrebbe agire il Vecchio Mondo. Le truppe europee devono: — prendere parte ad operazioni sia di non combattimento che di combattimento al fine di alleviare la pressione sulle forze armate ucraine; – rafforzare la difesa aerea ucraina attraverso lo spiegamento di personale, la fornitura di attrezzature o addirittura l’assunzione del comando e del c...
Ucraina, Orban: “Bruxelles vuole la guerra e fa arrabbiare Dio”
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Ucraina, Orban: “Bruxelles vuole la guerra e fa arrabbiare Dio”

L'Occidente è a un passo dall'invio di truppe in Ucraina nella guerra con la Russia e questo vortice militare può trascinare l'Europa verso il basso. Lo ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban al sito di notizie ungherese Index, aggiungendo che "oggi a Bruxelles c'è una maggioranza favorevole alla guerra. L'atmosfera in Europa è bellicosa. La logica della guerra domina la politica. Vedo preparativi per la guerra da parte di tutti e ovunque. Il segretario generale della Nato ha detto che vuole istituire una missione dell'Alleanza in Ucraina. I leader europei sono già coinvolti in una guerra, vedono questa guerra come la loro guerra e la stanno conducendo come tale". "All'inizio si trattava solo di inviare elmetti - prosegue Orban - poi si è trattato di sanzioni, ma non di e...
La Francia è già in guerra. Macron fa il bullo e scatena Mosca
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La Francia è già in guerra. Macron fa il bullo e scatena Mosca

Clima rovente tra Francia e Russia. La trasformazione del presidente transalpino Emmanuel Macron da colomba a falco nei confronti di Mosca ha scatenato la muscolare reazione del Cremlino. Ma andiamo per gradi. Tutto è partito dall’idea del numero uno dell’Eliseo di inviare truppe occidentali in sostegno dell’Ucraina. Proposta bocciata dai partner, Usa e Ue. Ma Macron ha deciso di tirare dritto, incurante della possibile reazione di Putin. Ancora ieri ha ribadito che l’ipotesi è sul tavolo, i militari francesi potrebbero schierarsi al fianco di Kiev. Ed ecco la netta risposta della Russia: “La Francia è già in guerra”. Le parole di Macron ai microfoni di France 2 e TF rischiano di favorire l’escalation della guerra. Il presidente francese ha posto l’accento sulle criticità...
Nato-Russia. Macron: “Potrebbero essere necessarie operazioni sul terreno”
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Nato-Russia. Macron: “Potrebbero essere necessarie operazioni sul terreno”

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato: “Potrebbero essere necessarie operazioni sul terreno”. Questa affermazione arriva dopo una serie di dichiarazioni in cui Macron non ha escluso l’invio di soldati in Ucraina per contrastare la Russia. Durante un vertice a Berlino, Macron ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier polacco Donald Tusk. Ha sottolineato che la Francia ha la capacità di agire e che molti paesi europei condividono la stessa posizione. La Francia si sta preparando per tutti gli scenari possibili, ritenendo che sarebbe un errore non farlo. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, non condivide questa visione e ritiene che l’Europa debba rimanere compatta nella gestione della situazione in Ucraina ma sappiamo bene tutti che le decis...
Papa Francesco: “L’Ucraina abbia il coraggio di alzare bandiera bianca e negoziare. Non è una resa, ma il bene del popolo”
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Papa Francesco: “L’Ucraina abbia il coraggio di alzare bandiera bianca e negoziare. Non è una resa, ma il bene del popolo”

Ampia e articolata è la riflessione di Papa Francesco sul conflitto ucraino. Interpellato sul coraggio della bandiera bianca e della resa, il Papa risponde che “è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola ‘negoziare’ è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia da mediatore. Oggi, per esempio nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. La Turchia si è offerta per questo. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”. Il neg...
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